Composizione negoziata in bonis – 04.03.2025

l’approccio per un dialogo efficace con la banca

110,00  134,20  Prezzo IVA Inclusa (Oltre a IVA)

Descrizione

Obiettivi
Le rilevazioni di Unioncamere a tre anni dall’entrata in vigore della composizione negoziata evidenziano una crescita dell’appeal dello strumento per il superamento delle fasi di difficoltà delle imprese; a ulteriore testimonianza dell’apprezzamento della procedura c’è il considerevole aumento di procedure andate a buon fine. Un approccio proattivo e preventivo nella gestione delle dinamiche aziendali consente di incrementare ulteriormente gli esiti positivi a beneficio delle imprese che intraprendono il percorso per preservare/ripristinare il going concern in tempi brevi (uno dei principali punti di forza della procedura) per poi concentrarsi di nuovo a pieno ritmo sullo sviluppo del business. Al riguardo, il dialogo con il ceto bancario, solitamente predominante all’interno del ceto creditorio, assume un’importanza determinante, soprattutto in seguito alle novità introdotte dal terzo correttivo al Codice della crisi e dell’insolvenza. Opportuno dunque per imprenditori, esperti e advisory conoscere il linguaggio degli intermediari per incrementare i vantaggi legati a un approccio tempestivo alla procedura e le potenzialità di raggiungere un accordo in tempi brevi.


Docenti
Sido Bonfanti, Avvocato  – Professore a contratto di Diritto della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza – Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia – presidente di banche e altri intermediari finanziari
Giuliano Soldi, ODCEC di Milano – Componente Commissione Finanza e reporting CNDCEC e ODCEC di Milano

Programma

Programma
L’utilizzo della Composizione negoziata in bonis con il ceto bancario
• I tempi più opportuni per l’accesso alla composizione negoziata al fine di aumentarne l’efficacia 
• Il ruolo del test pratico, della lista di controllo particolareggiata e del progetto di piano nel confronto con l’esperto 
• Il dialogo con la banca, prima della procedura e nel corso delle trattative 
– comprendere la logica bancaria: come ragionano gli istituti di credito
– la classificazione del credito e il suo impatto sulle trattative
– costruire una comunicazione efficace con il proprio referente bancario.
I vantaggi della composizione negoziata con il ceto bancario.
• Le “misure protettive” in favore dell’impresa
– revoca e sospensione degli affidamenti: cosa cambia dopo le modifiche all’articolo 16 
– le misure protettive e cautelari: impatto sulle trattative e sulla riservatezza della procedura 
– divieto di sospensione e revoca delle linee di credito pendenti 
– le misure protettive e le misure cautelari nei confronti delle linee di credito bancarie 
– i finanziamenti assistiti da garanzie pubbliche 
• La “Nuova Finanza” spontanea e ”coatta”
– la “nuova finanza spontanea” alle imprese in composizione negoziata  
– l’ esenzione dall’azione revocatoria concorsuale dei pagamenti e delle garanzie
– la prededucibilità dei crediti derivanti da finanziamenti autorizzati in via giudiziale 
– nuova finanza in composizione negoziata: il possibile intervento del Fondo di garanzia 
– la “nuova finanza coatta” alle imprese in Composizione negoziata 
– obbligo di consentire la continuazione dell’utilizzo delle linee di credito pendenti
Il Ruolo del Commercialista nel Supporto alle Aziende
• Come preparare un piano credibile e convincente per la banca.
• Prevenire la revoca o la sospensione degli affidamenti con azioni concrete.
• Predisposizione della documentazione necessaria per migliorare il rating creditizio.
Il ruolo dei fattori ESG nel risanamento dell’impresa 

Prezzo

€ 110,00 + Iva – a partecipante
* per gli Enti Locali esente Iva ex art. 10, Dpr. n. 633/72, così come modificato dall’art. 4 della Legge n. 537/93), in tal caso sono a carico dell’Ente € 2,00 quale recupero spese di bollo su importi esenti