L’accertamento presuntivo sui redditi esteri

dagli orientamenti tradizionali alle novità della Delega Fiscale

(Oltre a IVA)

Descrizione

Obiettivi
La progressiva entrata in funzione delle diverse forme di scambio di informazioni di matrice Europea e Convenzionale, ha portato l’Amministrazione finanziaria ad avere a disposizione una mole di dati importante. Si tratta di informazioni potenzialmente utili all’identificazione delle fattispecie di carattere evasivo ed elusivo a livello transfrontaliero. Obiettivo del seminario è quello di fare il punto sulle possibilità a disposizione del contribuente che detiene attività finanziarie all’estero e non le ha comunicate all’Agenzia delle Entrate e poter quindi individuare la migliore soluzione a sua disposizione.

Docente
Mara Pilla, ODCEC Vicenza

Programma

L’istruttoria
• Gli inviti alla compliance e le prospettive della Delega fiscale
• Soggetti interessati
• Contenuto della comunicazione
Le presunzioni di reddito
• La presunzione di residenza e le prospettive della Delega fiscale
• La fonte d’innesco del quadro RW omesso o compilato con irregolarità
• L’annualità in cui si presumono costituiti gli investimenti non indicati
• La prova dell’effettiva provenienza delle attività economiche e finanziarie detenute all’estero
• La retroattività delle presunzioni
• Dalla DAC 1 alla DAC 5
• Paradisi fiscali, black list, white list, CFC, paesi non collaborativi e giurisdizioni non cooperative
• Il raddoppio delle sanzioni e dei termini decadenziali
• I profili penali
• Il caso della successione
Il Ravvedimento
• Pregressa procedura di collaborazione volontaria
• Le riaperture della voluntary disclosure
• Pregresso scudo fiscale o condono tombale
• Sanatoria delle violazioni amministrative e le prospettive della Delega fiscale
• Effetti penali
La gestione del contenzioso
• Focus sulla ripartizione dell’onere probatorio
• La prova documentale
• La prova testimoniale

Prezzo


€ 90,00 + IVA – a partecipante
* per gli Enti Locali esente Iva ex art. 10, Dpr. n. 633/72, così come modificato dall’art. 4 della Legge n. 537/93), in tal caso sono a carico dell’Ente € 2,00 quale recupero spese di bollo su importi esenti